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Consiglio comunale di Campobasso, approvata la mozione per la ricostituzione della consulta femminile

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Il consiglio comunale di Campobasso, con la sola astensione del consigliere Sabusco, ha approvato la mozione presentata dal Partito Democratico, prima firma Alessandra Salvatore, sulla ricostituzione della consulta femminile. 

Alla mozione è stato aggiunto un emendamento voluto dalla maggioranza del Movimento Cinque Stelle. Affinché si stabilisse che venisse ricostituita dopo il confronto in commissione pari opportunità. 

Un emendamento votato anche dalle minoranze anche se con un po' di riluttanza dal consigliere Antonio Battista. 

La data ultima della costituzione è fissata al 31 gennaio 2020. Ma la consigliera Bibiana Chierchia ha chiesto  che non ci si riduca all' ultimo momento e che si possa fare prima, in una data di gennaio significativa. 

La consigliera Salvatore ha chiesto, prima di annunciare il voto favorevole a emendamento e mozione, che tuttavia l' organismo nato un anno e mezzo fa non venga svuotato del suo significato.

Il dibattito prima della votazione era stato articolato. Al PD è toccato specificare che non si intendeva chiedere la ricostituzione della Consulta per le attività del 25 novembre ma per garantire il rispetto delle pari opportunità in tutti gli ambiti di competenza. 

Discussioni anche sul Molise pride quando il consigliere del 5 stelle ha sottolineato che grazie al voto della attuale vicesindaca Felice in commissione si è potuto svolgere. 

Qui la lezione di democrazia di Antonio Battista, il quale ha riconosciuto che il Molisepride è stato possibile solo grazie ad Arcigay Molise. 

E che il sindaco e il Comune hanno solo il ruolo di concedere il patrocinio o meno alla manifestazione.

"Tuttavia - dichiarano dal PD- l 'Amministrazione Gravina, con un proprio emendamento, prende tempo, vista la volonta', manifestata dall'Assessore Felice, di modificare il regolamento che disciplina la Consulta Ci auguriamo che si proceda in tempi brevissimi (abbiamo ottenuto che non si vada oltre il 31 gennaio 2020) e che l'intenzione non sia di stravolgerne composizione e funzionamento, svilendone il ruolo propulsivo avuto in passato e la natura di articolazione dell'Amministrazione comunale (attualmente e' un organo del Comune di Campobasso), che consente alla Consulta di fungere da raccordo tra amministrazione, istituzioni, associazioni e societa' civile tutta sui temi delle pari opportunita', del contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione". 

“Il valore della Consulta non è in discussione per quello che può dare in termini di proposte e istanze da portare, da parte delle associazioni del territorio, all’attenzione dell’amministrazione e della società. - ha dichiarato in aula l’assessore alle Pari Opportunità, Paola Felice - La consulta ha un ruolo propositivo e meritorio e lo sforzo da fare, secondo noi come amministrazione, ora è di coinvolgere in modo ancora più ampio all’interno di questo organismo tutte le istituzioni che operano sulle tematiche femminili, per far sì che non sia un organismo che si occupi solo di organizzare degli eventi. Per questo percorso, va approfondito il discorso nella giusta sede, ovvero la Commissione Pari Opportunità, ritenendo, tra le altre cose, che sia importante anche avere un contributo da parte dei consiglieri di sesso maschile.”

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