La Regione Molise denuncia ATM per interruzione di pubblico servizio

Causa scatenante lo stop dello scorso 11 febbraio

17/03/2015
Attualità
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Campobasso - La Regione Molise ha deciso di denunciare la ditta di trasporti ATM per interruzione di pubblico servizio. Ad annunciarlo il presidente della Regione Paolo Frattura e l'assessore ai trasporti Pierpaolo Nagni che, in una conferenza stampa tenuta questa mattina presso la sede della Giunta Regionale, hanno reso pubblica l'intenzione dell'Ente di rivolgere alla Procura della Repubblica di Campobasso, in relazione allo stop delle corse deciso dall'Azienda lo scorso 11 febbraio, quando la ditta che si occupa del trasporto pubblico in regione, bloccò il servizio lamentando il mancato pagamento del contributo regionale.

Sul tema è intervenuto l'assessore Nagni che ha affermato:"Si tratta di ritardi che da prassi vanno dai 60 ai 90 giorni quando in altri settori si possono accumulare ritardi anche per due o tre anni. C’è anche da sottolineare che vantiamo crediti di oltre 10 milioni e mezzo di euro da Larivera e Atm, viceversa i debiti accumulati sono di oltre i 9 milioni di euro".

La Regione si forza anche di una sentenza del TAR Molise che ha respinto il ricorso della società di trasporti contro la decisione dell’Ente di revocarle l’affidamento del servizio pubblico, in quanto la sua posizione, a seguito di un accertamento sugli oneri contributivi versati, risultava irregolare. Non è stato sufficiente, secondo i giudici del Tar, aver regolarizzato la posizione contributiva in un secondo momento. Ora la Regione potrebbe chiedere l’interruzione dell’attuale contratto con ATM.

L'assessore ha poi riferito come: "Nell’ultimo anno abbiamo speso 68 milioni di euro contro i 34 milioni che riceviamo dallo Stato. I trasporti rappresentato l’onere più alto dopo la sanità. Dobbiamo razionalizzare le spese e fornirci di un servizio di ticketing e tracking per monitorare in tempo reale l’emissione dei biglietti, il numero dei passeggeri e il rispetto degli orari”. Sugli stipendi arretrati dei dipendenti. “Se entro 15 giorni l’azienda non pagherà gli stipendi arretrati, questi verranno sostenuti direttamente dalla Regione che provvederà poi a decurtarne l’importo dal contributo destinato all’azienda."

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