Controlli caldaie, il Movimento Cinque Stelle: accolte tante nostre soluzioni ma non basta, ci rivolgeremo alla magistratura

22/01/2020
Attualità
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CONTROLLI CALDAIE, I PORTAVOCE M5S: ACCOLTE TANTE NOSTRE SOLUZIONI, MA
NON BASTA, CI RIVOLGEREMO ALLA MAGISTRATURA
 
Ieri in Consiglio regionale abbiamo denunciato il business legato alla
manutenzione delle caldaie e le sanzioni sproporzionate che stanno
colpendo migliaia di molisani. Abbiamo sempre detto che i controlli
vanno fatti, come previsto per legge, ma ciò in Molise non può
tradursi in un sistema vessatorio a danno dei cittadini. La nostra
mozione è stata bocciata, ma tante nostre soluzioni sono state riprese
in un altro atto approvato.
In questo modo abbiamo ottenuto l’impegno della Regione soprattutto ad
abbassare le sanzioni, a rateizzarle, e a considerare la possibilità di
posticipare la messa in regola delle certificazioni di conformità degli
impianti entro il 30 aprile successivo all'anno di scadenza, significa
dare ai cittadini la possibilità di evitare altre migliaia di multe
riferite al 2019. È qualcosa di importante, certo, ma non è
abbastanza.
La nostra mozione chiedeva di far luce sull’intero sistema di
controllo. Un sistema per il quale la società che gestisce
l’affidamento, una Rete temporanea di imprese formata dalla Solare srl
e dalla Esa srl, incassa sia 6,24 euro per ogni modulo per
autocertificazione sia i proventi delle ispezioni che ammontano a circa
78 euro a caldaia. Tuttavia la concessione del servizio da 649.000
l'anno è calcolata in base ai proventi delle sole autocertificazioni.
Intanto i cittadini subiscono sanzioni che spesso superano i 1000 euro a
patto che paghino entro 60 giorni.
Inoltre il valore stimato globale della concessione in 8 anni è di
5.196.737 euro a fronte di un introito che per la Regione è di soli
20.000 euro ogni semestre. In pratica nel 2018 la Regione Molise ha
svenduto la concessione per il controllo delle caldaie ad una società
privata che incassa milioni a fronte di introiti risibili, mentre i
cittadini sono costretti a pagare multe salatissime. Le stime parlano di
circa 1400 sanzioni già elevate, addirittura nella sola Bagnoli del
Trigno sono arrivate 242 multe oltre i mille euro e stiamo parlando solo
delle multe riferite al 2017.
Aggiungiamo che nel 2019, quindi in era Toma, con Determinazione
dirigenziale la Regione ha ampliato di fatto la concessione affidando
alla stessa società anche il controllo sulle caldaie a
multicombusitibile. La società, inoltre, dovrebbe gestire anche un
sistema informatico relativo a questi controlli, ma invece ha creato un
software che costringe i caldaisti ad inserire ogni dato.
Una situazione simile è assurda ed è un unicum in Italia soprattutto
se pensiamo che in altre zone del Paese la Regione al massimo ha tenuto
per sé la parte documentale, quindi la modulistica, affidando a
società esterne o pubbliche, quindi non private, solo la fase
ispettiva.
Per ricostruire il sistema molisano abbiamo parlato con gli addetti ai
lavori, dai caldaisti agli ingegneri ambientali, quindi ora abbiamo la
tranquillità di denunciare ogni stortura. Sulla base di questi colloqui
abbiamo presentato una mozione che chiedeva diverse cose: verificare le
procedure di affidamento del servizio, accertare che la società operi
rispettando le norme e, in caso di esito negativo, valutare la revoca
della concessione, accertare il rispetto delle ‘Linee Guida’
regionali.
Invece l’atto passato in Consiglio annacqua le nostre soluzioni e non
dà risposte concrete ai cittadini. Toma in pratica si è rifiutato di
verificare l’iter di affidamento della concessione e di verificare se
la società stia agendo secondo norma di legge: un atteggiamento assurdo
visto che la verifica delle concessioni regionali dovrebbe essere
intrinseco al ruolo istituzionale che ricopre il presidente, quindi
doveva essere lui il primo a denunciare ciò che invece ha denunciato il
MoVimento 5 Stelle. Dunque, l’ordine del giorno licenziato dal
Consiglio andava votato per evitare che Toma e la Giunta restassero
fermi anche su questo tema.
Ad ogni modo, per il MoVimento 5 Stelle un sistema che premia solo un
privato e danneggia oltremodo i cittadini è un sistema che va arginato,
quindi non ci fermeremo: verificheremo il numero delle sanzioni elevate,
controlleremo lo storico delle ispezioni, chiederemo chiarezza alla
magistratura contabile e ordinaria e stiamo studiando ogni possibile
azione a tutela dei cittadini.
Intanto chi ritiene di aver ricevuto ingiustamente una sanzione può
attivarsi anche autonomamente in prima battuta presentando le proprie
memorie e poi seguire le linee guida, rivolgersi ad un legale e
presentare ricorso alla giustizia ordinaria. Tuttavia presto vi
spiegheremo i dettagli dell’iter da seguire.
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