Reddito minimo garantito, presentata una proposta di legge in Regione

A prendere l'iniziativa, quattro consiglieri di opposizione

La redazione
20/09/2014
Comunicati Stampa
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Campobasso - E' stata presentata ieri in Regione la proposta per il reddito minimo garantito, su iniziativa dei consiglieri regionali Angela Fusco Perrella, Michele Iorio, Nunzia Lattanzio e Giuseppe Sabusco, che hanno già protocollato la proposta.

In particolare il consigliere Fusco Perrella ci tiene a ribadire la bontà della proposta e dichiara: "Sono sempre più numerose le famiglie molisane in difficoltà e, sul territorio, contestualmente alla chiusura di aziende ed emorragia di posti di lavoro, assistiamo alla continua crescita di progetti di solidarietà per persone bisognose. Bisogna contrastare e prevenire il fenomeno della povertà dando sostegno a coloro che hanno oggettive difficoltà ad inserirsi nel mondo lavorativo. La presente proposta di legge nasce dalla volontà di introdurre nella nostra regione il reddito minimo garantito. Non una semplice protezione o misura assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio un investimento sul futuro, uno strumento di garanzia di libertà per i cittadini con lo scopo di ridurre il condizionamento della scelta del lavoro, favorendo in maniera tale la qualità dello stesso.

Vogliamo altresì promuovere le condizioni necessarie che rendono effettivo sia il diritto al lavoro sia quello alla formazione, attraverso strumenti finalizzati al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti quei soggetti che sono a rischio di emarginazione nel mondo del lavoro e, più in generale, nella società.
I beneficiari dell’intervento sono disoccupati; inoccupati; lavoratori autonomi; lavoratori a tempo parziale; lavoratori precariamente occupati e lavori privi di retribuzione, soggiornanti nella Regione Molise da almeno 24 anni, in età non pensionabile e con un reddito annuo inferiore agli 8 mila euro. Il beneficio ha durata di un anno e può essere rinnovato nel caso in cui permangano le condizioni di accessibilità.

La volontà del dispositivo normativo è quella di realizzare due obiettivi: inclusione sociale e diritto al lavoro e alla formazione; si vuole altresì concretizzare una vera e propria azione di workfare, dove chi vuole usufruire di questa sostegno economico deve dichiararsi disponibile a trovare un’occupazione, ma deve anche impegnarsi a ricevere le proposte che gli verranno formulate dai Centri per l’impiego"

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