Campobasso - Fra una settimana esatta sarà il dodicesimo anniversario della più grande sciagura della nostra regione; il 31 ottobre del 2002, in seguito ad una scossa di magnitudo 6 della scala Richter, la scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia crollò, e sotto le macerie persero la vita 27 bambini e la loro maestra. A distanza di anni il processo celebrato per stabilire le responsabilità dell'accaduto, ha visto la sua conclusione in Corte di Cassazione, che ha condannato al risarcimento per 12 milioni di Euro, cinque persone tra amministratori, tecnici e l'istituzione Comune di San Giuliano di Puglia in qualità di responsabile civile.
Dopo 12 anni, dunque si è arrivati ad un accordo: I soldi per pagare il risarcimento dei danni ai familiari delle vittime, saranno anticipati al Comune di San Giuliano di Puglia dalla Regione Molise (8 milioni sono già stati elargiti, altri 4 dovrebbero arrivare a breve), lo stesso Comune si è impegnato a restituire la somma, 12 milioni di euro, con 35 rate in scadenza ogni 12 mesi, che partiranno dal prossimo anno per finire nel 2050. Gli importi delle rate saranno crescenti: si parte con 15mila euro nel 2015 per finire con 550mila euro nel 2050. L’accordo è ora sancito da una delibera della giunta regionale che approva il piano di restituzione deciso dal Consiglio comunale di San Giuliano lo scorso mese. La Regione utilizzerà le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 (assegnazione decisa dal Cipe nel 2011 per gestire la fase del post terremoto).