Ad un amico
Rubando lo sguardo ad una fotografia
ho colto nel tuo animo leggera follia,
in te l'artistico trascendentale
del verbo amore a chi è speciale,
nele tue vuote e umili tasche
una vita che sa di fiabesco,
tu che parli anche con i sassi
se Equitalia intralcia i tuoi passi,
non esistono le fredde catene
libero come lo scorazzar del pene,
tu che con quel vaffanculo
lo regali ai cari amici e ai muli,
noi che in te abbiam trovato
uno destino per sfidare il fato,
l'amicizia schietta più bella non c'è
nel gustare l'amaro della vita
le tue grida nel mondo del silenzio
tu che sei l'espressione della libertà
nella pazzia di una sana verità
Grazie Antonio