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Scuola, la Regione garantirà il riscaldamento per l'intero anno scolastico

Ricevuta una delegazione di studenti nella sede dell'Ente

La redazione
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Campobasso - Alla fine la Regione Molise farà la sua parte per garantire il riscaldamento nelle scuole delle Province di Campobasso e Isernia, che non riescono a far fronte alle spese a causa dei tagli ai finanziamenti decisi dal governo centrale. Ieri mattina gli studenti delle scuole superiori della città, hanno scioperato e si sono riuniti con un sit-in di protesta davanti alla sede della Prefettura di Campobasso, dove in seguito una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Francesco Paolo Di Menna.

In seguito anche il presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, ha ricevuto una delegazione degli studenti in sciopero, assicurando loro che l'Ente di Via Genova, farà la sua parte per assicurare il riscaldamento delle scuole fino al termine dell'anno scolastico. A margine dell'incontro, lo stesso governatore ha dichiarato: "Abbiamo stanziato risorse straordinarie aggiuntive per le due province molisane pari a un milione e mezzo di euro, ripartiti in funzione del numero dei cittadini: 1.080.000 euro per la Provincia di Campobasso e 420 mila euro per quella di Isernia. Sulla base della spesa storica per il riscaldamento nelle scuole con la cifra, stanziata per senso di responsabilità, abbiamo definitivamente risolto il problema per l’anno scolastico in corso.

Per l’approvazione definitiva dell’assestamento di bilancio, già licenziato dalla nostra Giunta, dovremo aspettare il Consiglio regionale di venerdì prossimo. Così, se si volesse essere soltanto fiscali e accorti alle procedure. Ma poiché c’è un impegno preciso del sottoscritto si può tranquillamente procedere con il ripristino del riscaldamento già da subito, considerando la disponibilità certa delle risorse stanziate dalla Regione, di cui ho dato pubblico conto nella lettera aperta destinata principalmente a voi studenti e anche ai professioni e a tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Il problema, dunque, per quest’anno è risolto, ma noi vogliamo andare avanti con una programmazione evidentemente più attenta per evitare che il prossimo anno si ripresenti"

 

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