Campobasso - Si sono presentati in video imbavagliati, quando molti molisani si erano sintonizzati sulle TV locali della regione per vedere il tg delle ore 14:00. Questa la protesta messa in atto dai giornalisti delle emittenti Telemolise, Teleregione e Teletrigno, per protestare contro la legge per l'editoria che è stata varata dalla IV Commissione consiliare del Consiglio Regionale del Molise e che si prevede di portare in aula nei prossimi giorni dove è prevista la definitiva approvazione.
Con grande meraviglia dei telespettatori in onda è andato un filmato in cui si vedevano i giornalisti emittenti televisive locali con un bavaglio sulla bocca, mentre una voce fuori campo comunicava ai molisani in quel momento in ascolto i motivi di questa particolare e inedita protesta: "inutile, iniqua, confusa, e non commisurata alle reali esigenze di un settore che tutti, meno il governo regionale molisano, riconoscono di vitale importanza in una società moderna. Una legge che lascia fuori aziende con decine di dipendenti regolarmente assunti e con importanti margini di sviluppo e di nuova occupazione, se solo fossero sostenute con misure economiche chiare e interventi efficaci”.
Non si è fatta attendere però la replica del governatore Frattura che ha poi replicato in una nota nella quale afferma: "Penso che mai come per la predisposizione del testo di legge per l’editoria ci siano state condivisione e partecipazione di tutti. Oggi apprendiamo che rispetto alla proposta di legge approvata in giunta e licenziata dalla commissione consiliare competente ci sono altri problemi, cerchiamo di capire quali e ragioniamo. Fermo restando il valore assoluto dell’informazione e di fronte alla libertà che tutti abbiamo di manifestare contrarietà, mi fa in qualche maniera specie prendere atto di una protesta così forte della stampa molisana considerando che si tratta di una proposta scritta a tante mane con la presenza e il contributo di editori, Ordine e Sindacato dei giornalisti”.
Nel merito, il presidente aggiunge: “Apprendo che si parla di cambiamenti rispetto al testo approvato dalla giunta, ma nessuno mi indica quali siano. In che cosa sarebbe diverso il testo licenziato dalla commissione? A me non risulta. Sulla proposta che abbiamo scritto, proposta che mostra un chiaro indirizzo politico volto alla tutela dei lavoratori della stampa, da subito abbiamo registrato alcune osservazioni, che restano le medesime formulate durante la fase di stesura. Noi siamo pronti a indagare in Aula alcuni aspetti precisi ma ribadisco che la commissione ha licenziato esattamente il testo condiviso con editori e organismi professionali. Per questo mi auguro che la protesta possa rientrare per non privare i cittadini di un loro diritto fondamentale, essere informati, come la stampa molisana ogni giorno con professionalità fa."