Campobasso - Come ogni anno la ricorrenza del 2 giugno segna l'inizio dell'era repubblicana in Italia; nel 1946 dopo vent'anni di dittatura, gli Italiani, e per la prima volta anche le donne, furono chiamati al voto, per decidere sulla forma di governo da dare al paese dopo i disastri della II guerra mondiale. Vinse la repubblica e da allora ogni anno si rinnova la cerimonia in ricordo di quell' evento e sio rende omaggio ai caduti in guerra.
A Campobasso questa mattina presenti tutte le autorità civili e militari, si è svolta la tradizionale cerimonia, all'insegna della sobrietà come ormai da qualche anno è prassi. Infine è stata data lettura del messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che riportiamo in seguito.
"Stamane, all’Altare della Patria, ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese. Nel 68° anniversario della Repubblica e a cent’anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ho rinnovato con particolare commozione il mio omaggio al Sacello dell’ignoto soldato caduto, con tantissimi altri, in quell’immane tragedia che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese e dell’Europa. Gli stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà , giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità , lungo un irrinunciabile percorso di integrazione economica, politica e istituzionale. Anche per l’Europa la pace non è un bene definitivamente acquisito. Lo dimostrano l’acuirsi di gravi focolai di tensione a ridosso dei confini dell’Unione e il necessario, costante impegno della Comunità internazionale nella gestione delle crisi e nel contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata. Nel mondo della competizione economica e della globalizzazione, gli strumenti militari dei paesi democratici sono chiamati ad assolvere compiti vitali di dissuasione, prevenzione e protezione per la sicurezza dei cittadini e a tutela della legalità . Di questa complessa e delicata realtà sono da tempo consapevoli protagoniste le Forze armate italiane che, attraverso il processo di profonda riorganizzazione intrapreso, vogliono decisamente rafforzare le capacità umane e tecnologiche e la prontezza di impiego per assolvere con efficacia i propri compiti, ricercando nella dimensione europea la principale direttrice di integrazione e di sviluppo. Le Forze armate meritano il profondo apprezzamento del Paese per la professionalità , la dedizione al servizio e il valore dimostrati in tutti i teatri operativi, anche nelle situazioni più difficili. Nel giorno della Festa della Repubblica, giungano a tutti voi, soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado, la considerazione e la gratitudine degli italiani e un fervidissimo augurio. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!"