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Molise, Senior Italia FederAnziani: rischio allungamento liste d'attesa, aumento ore specialisti soluzione da implementare

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_La richiesta lanciata dal Board di Senior Italia FederAnziani che ha
messo a confronto società scientifiche e organizzazioni sindacali di
medici con la Regione Molise in una tavola rotonda virtuale con Lolita
Gallo, Direttore Generale Salute Molise_
 
Roma, 19 giugno 2020 - Aumentare la presenza degli specialisti sul
territorio passando da 20 a 38 ore settimanali per rispondere ai bisogni
dei pazienti cronici che in questi mesi hanno visto bloccate le visite a
causa del Coronavirus, in modo da evitare l'esplosione delle liste
d'attesa. Questo l'appello lanciato dalle società scientifiche e dalle
organizzazioni sindacali di medici riunite nell'Advisory Board di Senior
Italia FederAnziani che ha promosso la tavola rotonda virtuale "Il
problema delle cronicità al tempo del COVID -19 nella Regione Molise"
nella quale medici e pazienti hanno presentato le proprie criticità a
Lolita Gallo, Direttore Generale Salute della Regione Molise.
 
«In questi mesi di lockdown in Italia si sono accumulate 11 milioni di
prestazioni arretrate. Visite specialistiche ed esami diagnostici che
andranno ad allungare le liste d'attesa già pesanti in quasi tutte le
Regioni. Occorre intervenire per far ripartire subito ovunque gli
ambulatori specialistici del territorio, in modo da consentire di
riprendere correttamente in carico i pazienti e di diagnosticare
tempestivamente le nuove patologie. - dichiara il Presidente di Senior
Italia FederAnziani Roberto Messina - Dobbiamo rafforzare la medicina
del territorio, uscire da una logica ospedalocentrica. Solo così
possiamo dare una mano ai pazienti e farli costare meno.»
 
«Il Covid ha generato una situazione drammatica, ma da questa tragedia
si creano delle opportunità di cambiamento che vanno colte. Ad esempio
utilizzando al meglio quelle risorse che già abbiamo nel SSN. Le ore
medie degli specialisti territoriali, per esempio, possono essere
aumentate e portate da 20 a 38, che significherebbe quasi un raddoppio.
In più nel Cura Italia c'è l'articolo che prevede il finanziamento
vincolato proprio per aumentare le ore degli specialisti ambulatoriali.
Ma non basta questo. Bisogna organizzare la sanità in maniera
differente come unico sistema, mettendo in rete MMG, specialisti e
ospedali» dichiara il Segretario Generale di Sumai Assoprof Antonio
Magi.
 
Anche in Molise come nelle altre regioni in questo periodo di lockdown
si è accumulato un importante ritardo nelle visite di controllo delle
persone affette da patologie croniche, negli screening e nelle nuove
diagnosi, un ritardo che ora va colmato facendo subito ripartire la
macchina della sanità. I ritardi nelle diagnosi fanno sì che le
patologie saranno intercettate a uno stadio più avanzato con rischi di
salute per i cittadini e ulteriori costi per il servizio sanitario
nazionale. Rispetto all'anno precedente in oncologia ci sono a livello
nazionale circa 90mila diagnosi non scovate. Far slittare ancora la
presa in carico dei pazienti cronici significa mettere a rischio la loro
vita e tardare ancora nelle diagnosi equivale a compromettere le
possibilità di successo delle terapie.
 
Tra le altre criticità riscontrate in Molise in questo periodo anche un
calo importante dell'aderenza alla terapia, con molti pazienti che hanno
autosospeso i farmaci ad esempio in ambito cardiologico, un aumento
degli infarti per via del timore dei pazienti a recarsi in Pronto
Soccorso anche in caso di sintomi preoccupanti; il blocco di interventi
delicati come quelli per le patologie valvolari cardiache. Una maggiore
presenza degli specialisti può consentire un monitoraggio appropriato
della salute dei pazienti con conseguenti risparmi anche per il servizio
sanitario della regione, considerata la riduzione delle complicanze,
delle riacutizzazioni, delle ospedalizzazioni.
 
«Una buona attività specialistica può aiutare senz'altro a ridurre le
liste d'attesa e infatti si è ritenuto di poter incrementare le ore di
tali attività per raggiungere questo scopo. Siamo una Regione in piano
di rientro, dove si è rivista la rete ospedaliera e si è iniziato il
percorso di implementazione delle attività territoriali. Stiamo
provvedendo alla riapertura dei settori della specialistica, compresi
gli screening, per tornare alla normalità rispetto a tutti i servizi di
cui necessita l'utenza. Già durante il periodo Covid e ora con gli
interventi legislativi di questo periodo si è inteso anche a livello
centrale porre nuovamente l'attenzione sul potenziamento del territorio,
che possa dare una risposta pronta ed efficace alle esigenze dei
cittadini.» ha dichiarato Lolita Gallo, Direttore Generale della Salute
della Regione Molise.
 
Hanno partecipato:
 
Lolita Gallo - Direttore Generale Salute Regione Molise
 
Alessandra Balestrazzi - Responsabile rapporti con gli enti A.I.M.O. -
Associazione Italiana Medici Oculisti
 
Antimo Aiello - Vice Presidente AMD regionale
 
Pierluigi Bartoletti - Vice Segretario Generale Nazionale FIMMG
 
Giuseppe D'Ascenzo - Presidente Regionale A.R.C.A. Molise - Associazioni
Regionali Cardiologi Ambulatoriali
 
Stefano Marinari - Centro Studi SIP
 
Domenico Uliano- SIMFER - Società Italiana di Medicina Fisica e
Riabilitativa
 
Marco Gabini - Consigliere SIR - Società Italiana di Reumatologia
 
Antonio Magi - Segretario Generale SUMAI-Assoprof - Sindacato Unico
Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell'Area Sanitaria
 
Roberto Messina - Presidente Senior Italia FederAnziani
 
Il progetto si svolge con il contributo non condizionante di:
 
A. MENARINI INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE
 
ASTRAZENECA
 
EDWARDS
 
FABBRICA ITALIANA RITROVATI MEDICINALI ED AFFINI F.I.R.M.A.
 
ISTITUTO LUSO FARMACO D'ITALIA
 
LABORATORI GUIDOTTI
 
MALESCI ISTITUTO FARMACOLOGICO
 
NOVO NORDISK
 
SENIOR ITALIA
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