I risultati della votazione che si è svolta qualche giorno fa su Rousseau – scrive Rosalba Testamento in un post su Facebook - hanno dimostrato che, a prescindere dalla varietà di anime e di sensibilità, il M5S ha definito un indirizzo.
La prima questione: non si tratta di un terzo mandato perché riguarda solo i portavoce comunali e il mandato da consigliere comunale si può considerare tranquillamente anche come un periodo di formazione politica/amministrativa (quindi mandato zero). Aggiungo che a volte, legittimamente, alcune persone hanno ritenuto di essere più adatte ad utilizzare i due mandati in altre istituzioni e questo ha potuto determinare difficoltà a formare liste del M5S nelle competizioni elettorali comunali.
Il secondo quesito: di certo nasce anche in conseguenza di nostre esperienze passate.
Ci sono territori, ad esempio proprio in regione Molise, in cui il M5S ha vinto ma non governa. Ho detto proprio che per me ha vinto la lista che da sola, contro mega coalizioni, ha raggiunto il 38.5% dei consensi. Ma non governa, perché la legge elettorale consente di presentare un'accozzaglia di liste, ed è quello che è successo determinando anche una forzatura democratica.
Quindi, anche sulla base di esperienze passate, con questa decisione abbiamo deciso che vogliamo darci la possibilità di incidere anche sui territori, aprendoci a liste civiche e anche a partiti tradizionali, se e quando c'è condivisione di obiettivi, di principi e del programma.
Non é un obbligo, è una possibilità.
Certo è che questo percorso non si può improvvisare, presuppone un lungo lavoro di condivisione di temi, di obiettivi e di costruzione del programma, in dialogo costante con i cittadini.
Infine – conclude la portavoce Testamento - va individuata la figura del candidato sindaco e/o governatore e su questo è ovvio che non si possono attuare le storture delle "spartizioni" usate (con ammissione) dal centrodestra del "questo a me e quello a te" ma va invece individuata, senza cordate o forzature, la figura migliore possibile, autorevole, anche terza, che sia garanzia di leale collaborazione tra le parti e assicuri la realizzazione del programma.
Io aggiungerei anche la presentazione da parte di tutti i candidati, come già facciamo noi, del certificato penale e dei carichi pendenti.
Questo per me ha senso, se si può raggiungere il vero fine che ci sta a cuore, cioè perseguire il bene comune, dei cittadini e del territorio.