Campobasso - Solo pochi giorni fa Trenitalia ha notificato alla Regione Molise un decreto inguntivo per un ammontare complessivo di circa 32 milioni di Euro, per il mancato pagamento del contratto di servizio per il 2013 e il primo trimestre 2014 e la notizia non è passata inosservata. Per la Regione Molise sarebbe una mazzata tremenda soprattutto in momento come quello attuale, dove di soldi ce ne sono davvero pochini.
L'Assessore Pierpaolo Nagni non ci sta e contrattacca: "durante il Comitato di Gestione riunitosi lo scorso 6 giugno era stato messo a verbale che dopo aver già saldato il conto di 10 milioni di euro per il 2012, la medesima cifra relativa al 2013 sarebbe stata versata entro l’anno in corso, mentre per lo stesso 2014 sarebbe stato presentato un adeguato piano di pagamento del corrispettivo dei servizi resi”.
Di parere opposto è l'opposizione in Consiglio Regionale che ha presentato un'interrogazione sulla delicata questione; a firmarla i consiglieri Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere, Micone, Sabusco e Lattanzio, che in una nota dichiarano: "L’Assessore Nagni aveva annunciato che si era in discussione con Trenitalia per la stipula di un nuovo contratto, visto che l’attuale andrà in scadenza il prossimo 31 dicembre, annunciando tra l’altro l’aumento delle corse, passate da sei a nove, nonché l’arrivo di nuovi treni adatti ad accogliere più viaggiatori.
Sempre l’Assessore Nagni aveva annunciato all’aula consiliare che Rfi si era dimostrata disponibile a fare un cofinanziamento per l’elettrificazione della linea Campobasso – Roma, mentre lo scorso 31 luglio aveva fatto sapere di aver ottenuto il parere positivo per la realizzazione della metropolitana leggera”. “Purtroppo però a distanza di un mese continuano a registrarsi disfunzioni continue sui treni che collegano Campobasso a Roma. Quello che accade sui convogli ferroviari non può più essere ignorato da parte delle istituzione regionali che devono riaffermare con forza i diritti del Molise e, perciò chiediamo a Frattura e Nagni come mai sia stato accumulato un così ‘robusto’ debito e come intendono rivedere il contratto di servizio con Trenitalia".