Campobasso - Sembra che il Molise si a una regione presa di mira d qualche entità oscura che rischia di mettere in pericolo l'esistenza stessa dell'autonomia regionale. Dopo la Corte d'Appello di Campobasso, i tribunali di Isernia e Larino, anche le Camere di Commercio di Isernia e Campobasso rischiano di sparire dalla nostra regione.
Anche su questo fronte il problema principale è quello dei fondi, che sono sempre meno, con le inevitabili ricadute sui servizi offerti agli associati, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, dove le aziende continuano a licenziare e nella peggiore ipotesi sono costrette a chiudere. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, aveva auspicato la riduzione di questi ed altri enti pubblici in modo da poter recuperare denari preziosi da utilizzare per far ripartire l'economia.
Nella manifestazione che si era tenuta a Roma qualche mese fa gli enti camerali erano riusciti a limitare i tagli del governo, in particolare il taglio immediato del 50% del versamento da parte delle aziende come titolo di iscrizione, che avrebbe mandato gambe all'aria quasi tutte le Camere di Commercio Italiane, anche se questo taglio si concretizzerà dal prossimo anno rinviando solamente il problema, che i ripresenterà tra qualche mese.
La situazione sul campo comunque non è delle migliori, la Camera di Commercio di Isernia dovrebbe fondersi con quella di Campobasso per creare un unico ente regionale, e dovendo far quadrare i conti non si escludono tagli al personale, prima di tutto i precari il cui contratto scadrà al termine di quest'anno, che hanno già fatto presente della questione il presidente Paolo Spina, soprattutto per quanto riguarda gli uffici periferici che nella stragrande maggioranza dei casi vengono portati avanti proprio dal personale precario.