Campobasso - La Regione Molise dovrà pagare all' ex direttore generale della Protezione Civile del Molise Giuseppe Giarrusso, gli arretrati dovuti allo stesso, dalla data di rimozione dall'incarico (23 ottobre 2013) fino alla scadenza del contratto, oltre agli interessi e alle somme già maturate.
E' quanto stabilito dalla sentenza emessa dal giudice monocratico Laura Scarlatelli, che condanna la Regione, ma nello stesso tempo non impone all'Ente il reintegro nello stesso incarico per Giarrussso, pur riconoscendo che il provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto sia illegittimo. La Sentenza verrà depositata entro 60 giorni, e solo a quel punto la Regione potrà decidere se fare appello oppure no.
Nel frattempo dall' Ente di Via Genova sulla qustione si precisa come: "sono state respinte le domande principali formulate dall’architetto nel proprio ricorso. La sua richiesta di reintegrazione o di reimmissione al vertice della Agenzia regionale di Protezione civile e, parimenti, la domanda di risarcimento dei danni che Giarrusso aveva, a suo dire, subito e che, sempre secondo il solo ricorrente, sarebbero ammontati a ben 500 mila euro.
Di conseguenza, nulla è cambiato nella governance dell’Agenzia regionale di Protezione Civile rispetto a quanto stabilito dal Governo regionale. Il Tribunale si è limitato a riconoscere all’interessato il diritto alle differenze economiche tra quanto percepito come dirigente della Regione Molise e quanto avrebbe percepito come direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile. In attesa di leggere le motivazioni della sentenza tanto andava precisato in relazione ai contenuti parziali dei comunicati stampa divulgati dai legali di Giarrusso, i cui toni trionfalistici risultano incomprensibili alla luce del risultato del giudizio”.

