Campobasso - L’Associazione Costruttori Edili del Molise, attraverso una nota stampa del suo presidente Corrado Di Niro, interviene sulla spinosa questione dei lavori che non restano sul territorio, e si sottolinea come la classe politica locale sia poco attenta verso le aziende del posto, che stanno già soffrendo molto per la crisi che ha colpito l'intero settore dell'edilizia da nord a sud.
“La nostra associazione da oltre un anno ha scritto ai principali Enti appaltanti della Regione lamentando la questione ed esortandoli a far ricorso alle procedure negoziate anche in base alla legge regionale numero 2 del 2012, tra l’altro oggi ulteriormente legittimate dal decreto ‘Sblocca Italia’ che prevede procedure negoziate con invito a dieci operatori per lavori fino a cinque milioni di euro, inerenti principalmente l’edilizia scolastica e il dissesto, e con invito a tre operatori per la messa in sicurezza delle scuole fino a duecentomila euro. In secondo luogo sono ormai maturi i tempi per la costituzione in Regione di una società di capitali per l’esecuzione e manutenzione delle reti stradali molisane, un’occasione più unica che rara per far lavorare le aziende locali ed occupare le maestranze, i tecnici e tante persone prive di lavoro. Peccato che la politica non ascolti i suggerimenti e le istanze costruttive di chi opera sul campo soprattutto delle associazioni".

