Campobasso - Irrompono nella campagna elettorale per le Elezioni amministrative gli indignati del Molise che, dopo un periodo di silenzio, tornano a far sentire forte la loro voce, sulla questione dei costi e degli sprechi della politica, e questa volta hanno deciso di chiamare in causa direttamente il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
" Lo abbiamo fatto per segnalarti che tutte le tue iniziative sulla riduzione dei costi della politica, che naturalmente noi condividiamo ed hanno suscitato interesse e riacceso la speranza di cambiamento in molti cittadini delusi da una politica che finora ha predicato bene ed ha razzolato male, almeno in Molise sono disattese ed ostacolate soprattutto dai rappresentanti del Pd, determinando la totale perdita di credibilità del partito al quale molti di noi siamo iscritti o facciamo riferimento".
"Il 17 gennaio,il presidente del Consiglio regionale ha trasmesso la stessa proposta di legge al presidente della I commissione consiliare permanente per l’esame e l’espressione del parere ai sensi del regolamento interno. A fine gennaio siamo stati chiamati per l’audizione. Da allora la proposta di legge è stata insabbiata e mai portata all’esame della commissione. Eppure la campagna elettorale di Frattura e della coalizione è stata condotta all’insegna del dimezzamento delle indennità . Sulla vicenda non abbiamo ascoltato mai una parola dalla segretaria regionale del Pd, eletta nelle tue fila, che evidentemente condivide la posizione del presidente della Regione e quello dei consiglieri democratici.Per quanto ci riguarda continueremo a combattere senza tregua la nostra battaglia per la moralizzazione e la riforma della politica. Ci auguriamo che il Segretario nazionale del Pd non resterà indifferente rispetto a quanto accade anche in Molise".