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Trasporti: Pasqua senza stipendi per i dipendenti ATM e Sati

La denuncia di Emilio Santangelo

La redazione
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Campobasso - Non sarà una Pasqua felice per i dipendenti di ATM e Sati che in occasione delle festività pasquali, non vedranno corrisposto il loro stipendio. A denunciare la situazione Emilio Santangelo, sindacalista della Faisa Cisal.

"Non bastava l’ultimo Natale scorso, le due aziende di trasporto pubblico più grandi del Molise Atm e Sati, anche per la festività della Santa Pasqua non hanno pagano gli stipendi ai propri dipendenti. Ormai da anni, oltre alle tante anomalie presenti nelle aziende, gli autisti denunciano i sistematici ritardi dei pagamenti delle spettanze maturate, dopo diversi scioperi, numerosi presidi, ingiunzioni di pagamento, i lavoratori si erano rivolti direttamente all’assessorato trasporti, infatti, con oltre ottanta richieste protocollate il 13 marzo 2015, chiedevano allo stesso ente di attivare la procedura prevista dal codice degli appalti, sostituendosi alle ditte inadempienti, per il pagamento degli stipendi e dei contributi. 

Nonostante siano passati 22 giorni, a fronte dei 15 previsti dalla procedura, nulla è arrivato nelle tasche dei lavoratori ormai disillusi e sfiduciati da tutti, e così oltre a non poter trascorrere una serena Pasqua con i propri familiari, continuano a trovarsi in grandi difficoltà economiche anche verso terzi creditori. Al dire di molti lavoratori sembrerebbe che anche la Regione, i cui rappresentanti avevano dichiarato in conferenza stampa di aver intimato le aziende a pagare, in alternativa si sarebbe sostituita alle due società nel pagamento delle mensilità non ha rispettano le promesse fatte.

Ad oggi, nonostante la scissione delle due aziende Atm e Sati avvenuta ormai da più di nove mesi, ci spiegano i tanti dipendenti, nulla é cambiato, nulla é migliorato, neanche in Sati, che a differenza del passato, sembra aver ereditato tutte le cose negative della ex azienda partecipante. In definitiva i lavoratori quotidianamente prestano il proprio servizio lavorativo, le aziende non pagano e la Regione non si muove.

Unica speranza per le tante famiglie, soprattutto quelle monoreddito, é che la resurrezione faccia rinascere le coscienze e che tutti possano attivarsi per le proprie competenze. Nonostante ciò, i lavoratori colgono l’occasione per ringraziare e augurare ai dirigenti delle rispettive aziende e all’Assessorato ai Trasporti una serena e Santa Pasqua"

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