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Un referendum per l'area ex Romagoli

A proporlo Sinistra Ecologia e Libertà

La redazione
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Campobasso - Non hanno dubbi al circolo cittadino di Campobasso di Sinistra Ecologia e Libertà; devono essere i cittadini di Campobasso attraverso un referendum a decidere cosa fare dell'area ex Romagnoli, che non più tardi di dieci giorni fa ha ospitato Papa Francesco accolto da una folla di decine di migliaia di persone.
Quello del futuro di un'area centrale della città è un problema che si era posto già durante i preparitivi per la visita del Santo Padre ma passata l'euforia, resta da risolvere il destino di un pezzo di città che da troppi anni attende una soluzione.
Dopo l'intervento del presidente Frattura che ha confermato come l'area sarà destinata alla futura sede della Regione Molise, Sinistra Ecologia e Libertà risponde con un una nota in cui si afferma: "Riteniamo che le dichiarazioni avvenute ieri in Consiglio regionale vadano nella direzione contraria rispetto a quanto da noi auspicato nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, nell’ultima campagna elettorale per le amministrative a Campobasso. Eravamo convinti, del resto, della bontà dalle sue parole pronunciate nel corso della conferenza stampa avvenuta dopo poche ore dalla vittoria elettorale del centrosinistra alla Regione Molise, con le quali annunciava la costruzione della sede unica dell’ente nell’area del vecchio Frigomacello a Selva Piana, su terreni di proprietà della stessa Regione Molise. Una soluzione che noi privilegiamo, che consentirebbe un’urbanizzazione moderna ed efficiente verso una zona della città che risente della disarticolazione avvenuta negli ultimi trent’anni con la presenza caotica di strutture sportive, impianti per lo smaltimento di rifiuti speciali, dogana, motorizzazione, civili abitazioni e area fiera. E’ opportuno a questo punto che, sull’argomento, si debba dare la possibilità all’intera cittadinanza di esprimersi mediante un referendum cittadino, poiché la scelta di costruire la sede della Regione Molise in pieno centro comporterà l’aumento dei volumi di traffico autoveicolare nell’area murattiana, a discapito della sua vivibilità, da più parti intesa come necessità impellente.
Il circolo Sel di Campobasso chiede dunque che il primo atto del sindaco Battista debba essere indirizzato a regolamentare le modalità per la realizzazione di un referendum, in attuazione a quanto previsto dallo statuto comunale, creando quei meccanismi di partecipazione e consultazione popolare che appartengono, del resto, ai valori ispirativi del centrosinistra. Chiediamo – chiude la nota - a quanti siedono in consiglio comunale, a quanti si sentono e si proclamano di sinistra, a quanti credono in una democrazia partecipata e condivisa, di lavorare per la definizione immediata dell’istituto referendario cittadino
"

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