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Corte d'Appello, interviene l'Associazione Nazionale Magistrati

Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato la riforma della Giustizia

La redazione
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Campobasso - Anche l'Associazione Nazionale Magistrati scende in campo per evitare la possibile soppressione della Corte d'Appello di Campobasso, che per altro è l'unica presente sul territorio regionale. Ieri a Roma si è tenuto il Consiglio dei Ministri che ha varato la riforma della Giustizia, proposta dal Ministro Andrea Orlando.

in un comunicato l'associazione spiega la sua contrarietà al progetto e afferma: "In primo luogo, non corrisponde al vero che la presenza della Corte d’Appello di Campobasso determini una diseconomia sul piano dell’efficienza e della qualità del servizio giustizia reso ai cittadini, perché i livelli ed i tempi di produttività della nostra Corte sono non solo del tutto positivi, ma anzi anche superiori alla media nazionale.

In secondo luogo, la soppressione in questione comporterebbe disagi enormi per gli utenti nel raggiungere la nuova Corte di riferimento (si vocifera addirittura della Corte di Appello di Ancona). Così, non solo il personale giudiziario e gli avvocati, ma anche le tante parti processuali di persona, i tanti testimoni, i tanti consulenti tecnici, dovrebbero compiere lunghi viaggi per recarsi a svolgere una causa, con la conseguenza che al danno derivante dall’annoso e purtroppo non ancora risolto problema della lunghezza dei processi si unirebbe quello del gravissimo disagio per parteciparvi.

In terzo luogo, la paventata soppressione della Corte di Appello (e Procura Generale) travolgerebbe automaticamente anche altri uffici giudiziari su base distrettuale, che verrebbero a loro volta soppressi, quali il Tribunale per i Minorenni, la Procura per i Minorenni, il Tribunale di Sorveglianza e travolgerebbe altresì altri uffici ed organi su base distrettuale, quali l’Avvocatura distrettuale dello Stato e (con la soppressione della Direzione distrettuale antimafia conseguenziale alla soppressione della Corte di Appello) importanti presìdi per la lotta alla criminalità quali i Comandi regionali delle Forze dell’Ordine e magari (specie su Isernia) anche quelli provinciali, la Prefettura e la stessa Questura. Senza contare poi gli uffici appartenenti ad altre giurisdizioni ed aventi competenza su base regionale, quali TAR, Corte dei Conti, Procura presso la Corte dei Conti e Commissione Tributaria Regionale, che potrebbero subire la stessa sorte. Al che si aggiungerebbe l’alta probabilità di soppressione dei Tribunali e Procure di Isernia e Larino. Un processo a catena che potrebbe poi sradicare pure tanti altri settori ed uffici della pubblica amministrazione organizzati su base regionale e magari (specie ad Isernia) anche quelli organizzati su base provinciale (Ufficio del Lavoro, Provveditorato agli Studi, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, Vigili del Fuoco, Motorizzazione civile, ecc.) e che poi ancora, di riflesso e per conseguenza, potrebbe travolgere pure tanti enti ed uffici privati organizzati su base regionale e magari anche quelli organizzati su base provinciale (banche, assicurazioni, partiti e sindacati, ecc.).

In quarto luogo, le soppressioni in questione non sarebbero solo il preludio di una possibile perdita dell’autonomia regionale, ma (fatto ancor più grave) comporterebbero il trasferimento di migliaia di nuclei familiari al fine di prestare servizio presso le nuove sedi di appartenenza, con conseguente ulteriore spopolamento dei nostri Comuni e dunque gravissimo danno per la nostra povera economia locale (già agonizzante per la gravissima crisi economica ed occupazionale che stiamo vivendo da anni), stante il connesso sensibile calo della domanda e quindi l’ulteriore chiusura di tanti esercizi commerciali e delle poche realtà industriali ancora allo stato presenti sul territorio, il blocco di un’edilizia già oggi allo stremo, Una siffatta spending reviewcomporterebbe, insomma, dei costi sociali molto, ma molto più alti degli eventuali risparmi di spesa che da consimili soppressioni potrebbero ottenersi (ammesso che poi vi si riesca effettivamente ad ottenerli)".
 

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