Campobasso - Continua il botta e risposta tra i precari della Protezione Civile del Molise, e il consigliere regionale Salvatore Ciocca, delegato dal presidente Paolo Frattura a seguire le tematiche dell'Arpc e della ricostruzione post-sisma. In un comunicato molto duro i precari si spingono a chiedere le dimissioni del consigliere, che a loro dire, non è stato in grado di risolvere una qustione che si trascina ormai da parecchi mesi.
Il portavoce del comitato Davide Vitiello in una nota dichiara: "Spieghi Ciocca perché, dalla scadenza dei contratti degli oltre 100 professionisti del sisma, non è stato capace di trovare una soluzione adeguata alla riassunzione dell’intero personale. In che modo il consigliere Ciocca ha impiegato questi otto mesi, oltre a diffondere ridondanti e propagandistici comunicati stampa? E come sono stati impiegati gli oltre 700 mila euro destinati all’assistenza tecnica, cui fanno riferimento anche l’ex governatore Iorio e i sindacati confederali? Invece di accanirsi con veemenza contro i precari della Protezione Civile risponda piuttosto alle domande che quotidianamente, da più parti, gli vengono poste:
1) perché continua a negare che l’Agenzia regionale di Protezione Civile è stata, di fatto, smantellata in soli venti mesi? 2) Perché ostinatamente continua a far riferimento all’inchiesta giudiziaria in corso solo e soltanto quando c’è da decidere sul futuro dei 118 professionisti ingiustamente licenziati e legalmente assunti? 3) Sa, piuttosto il comunista Ciocca cosa significhi vivere con 700 euro al mese avendo famiglie a carico da sfamare?
Invece di alimentare ulteriori polemiche destinate solo a creare tensione sociali tra poveri, prenda atto una volta per tutte del suo evidente e tangibile fallimento e si dimetta"