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Chiavette per distributori automatici clonate: 15 arresti e 107 denunce

L'operazione è stata denominata "Chiavetta magica"

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Termoli - 15 arresti e 107 persone denunciate tra Molise, Abruzzo e Puglia. Questo il risultato dell'operazone denominata "Chiavetta magica", un’indagine sulla clonazione delle chiavette di pagamento per i distributori automatici di bevande. All’operazione, portata avanti dai carabinieri della compagnia di Termoli, hanno collaborato anche le compagnie di Larino, San Severo (Fg), Manfredonia (Fg) e Lanciano (Ch)

Le misure cautelari, emesse dal gip di Larino su richiesta della Procura, sono in parte in carcere e in parte ai domiciliari. Le 15 persone coinvolte risultano essere residenti nelle province di Campobasso e Foggia. A loro viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata all’alterazione di sistemi di pagamento elettronici. Dall’inchiesta, infatti, è emerso che gli indagati clonavano le chiavette di pagamento dei distributori di bevande e snack solitamente utilizzati nelle aziende e negli uffici.

Nel corso delle indagini è emerso che il promotore dell’associazione, un cinquantaduenne dipendente dello stabilimento FIAT di Termoli, aveva scoperto il modo di clonare, tramite un dispositivo collegato ad un computer, le chiavette in uso ai distributori automatici di bevande e snack utilizzati dentro gli stabilimenti Fiat, dalla società gestrice del servizio, la GR (Generale Ristorazione – società del gruppo ELAH-DUFOUR) con sede in Genova.
L’uomo si era poi attorniato di un nutrito gruppo di persone le quali procacciavano “clienti” all’interno degli stabilimenti del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles), il gruppo dapprima ha operato procacciando utenti nello stabilimento di Termoli, successivamente il “giro di affari” si è esteso agli stabilimenti di Fiat di Pratola Serra (AV), Foggia e in quello della SEVEL di Atessa (CH).

Nello specifico gli utenti consegnavano ad uno dei referenti la propria chiavetta scarica e dietro il pagamento di 5 euro gli veniva restituita una chiavetta con un credito di 15 euro. L’attività investigativa, avviata nell’ottobre 2013 ha consentito di stimare un danno, per la ditta denunciante, di circa 300.000 euro.
I destinatari della misura cautelare in carcere sono stati condotti presso il carcere di Larino (CB) mentre i restanti otto presso i propri domicili. Per concorso in truffa sono inoltre state denunciate in stato di libertà 107 persone.

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