Campobasso - Continua senza sosta da parte delle Forze dell'Ordine l'attività di prevenzione e controllo del territorio posta in essere dalla Polizia di Stato di Campobasso che, nella giornata di domenica, ha portato alla denuncia in stato di libertà di un giovane minorenne, dimorante in città, perché responsabile di ricettazione di motoveicolo. Nel pomeriggio di ieri un equipaggio della Squadra Volante, transitando nei pressi del locale terminal, decideva di procedere al controllo di un ciclomotore condotto da un ragazzo indossante il casco che procedeva in direzione centro città.
Nonostante, però, gli venisse intimato l’alt, il giovane accelerava la marcia e, poco dopo, abbandonato il ciclomotore, continuava la fuga a piedi per una strada sterrata. Con l’ausilio di altra Volante immediatamente inviata sul posto dalla Sala Operativa, veniva subito rintracciato, bloccato e condotto in Questura. Accertamenti espletati nell’immediatezza dei fatti consentivano di appurare che il motociclo in questione risultava provento di furto avvenuto mesi orsono in un comune dell’hinterland. Per tale motivo, il predetto veniva denunciato in stato di libertà per ricettazione e, a formalità esperite, affidato ai genitori.
In un'altra operazione dello scoso fine settimana, la Polizia di Stato della Questura di Campobasso ha tratto in arresto D.N.A., campobassano di 36 anni. La Squadra Mobile del Capoluogo ha dato, infatti, esecuzione ad un provvedimento del Magistrato di Sorveglianza che ha sospeso, nei confronti del predetto, la pena alternativa della detenzione domiciliare, aprendogli le porte del carcere. Il campobassano, specializzato in rapine e furti in abitazione, ha un curriculum criminale di tutto rispetto, tenendo le prime condotte delittuose ad iniziare già dal 2000.
Oltre a reiterati reati contro il patrimonio, commessi non solo a Campobasso ma anche in altre città d’Italia, annovera precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, molestie, violenza privata, lesioni ed altro. La detenzione in carcere si è resa necessaria poiché, nei giorni scorsi, il medesimo aveva tenuto un comportamento incompatibile con gli arresti domiciliari, ponendo in essere una condotta aggressiva ed autolesionistica.