Campobasso - Aveva portato avanti la contabilità di alcune aziende del capoluogo, peccato che non avesse i titoli per esercitare la professione di commercialista. E' la paradossale vicenda in cui il protagonista è un campobassano di 45 anni che, per le sue prestazioni, ha fatto pervenire all'azienda presso cui curava dichiarazioni dei redditi e altre operazioni contabili cartelle esattoriali, con cui si contestavano mancati versamenti all'Erario per una cifra vicina ai 100.000 Euro.
A questo punto entra in scena la Guardia di Finanza che, dopo la segnalazione del legale rappresentante di una delle aziende coinvolte, attraverso le opportune verifiche scopre che il 45enne non è abilitato a svolgere la professione di commercialista in quanto mai iscritto al competente Ordine Professionale. Inoltre a carico del "professionista" è stata contestato l'utilizzo improprio delle password di accesso alla piattaforma elettronica in possesso di un ragioniere per l'invio delle informazioni e dichiarazioni contabili attraverso la procedura telematica.
La vicenda, almeno per quello che riguarda il primo grado di giudizio, si è conclusa nel pomeriggio di ieri quando il Giudice Maria Rosaria Rinaldi ha emesso una sentenza di condanna a 9 mesi di reclusione per esercizio arbitrario della professione e falso in scrittura privata.