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Gli indignati tornano alla carica: "Pronti ad occupare il Consiglio Regionale"

Delusione per la mancata approvazione della legge sui costi della politica

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Campobasso - Continua la protesta da parte degli indignati che lamentano la lentezza della classe politica regionale nell'approvazione della legge di iniztiva popolare, firmata da ben seimila cittadini molisani, sul taglio dei costi della politica, fermo ancora in prima commissione per essere esaminato.

Questa mattina in una conferenza stampa i rappresentanti degli indignati, hanno lamentato l'indifferenza dei politici, verso i meno fortunati in un momento dove la crisi economica morde sempre di più, e dove dovrebbe essere la classe dirigente a dare l'esempio, cosa che purtroppo non si è ancora vista.

La promessa questa volta è eclatante: "Occuperemo la prima commissione consiliare", fanno sapere dal comitato, nel corso della conferenza stampa, "Ecco perché partiamo da lì, ma se ciò non dovesse bastare siamo pronti ad occupare la sede del Consiglio regionale", puntualizzano Gigino D’Angelo, segretario regionale di Sel, Domenico Di Lisa sindaco di Roccavivara, Giuseppe Mattucci, Rino Ziccardi e Romano Amoroso.

Dopo essere riusciti ad ottenere l'abolizione dell'articolo 7, che assegnava a ciascun consigliere un extra di 2.000 Euro al mese, senza rendicontazione, ora il comitato vorrebbe spuntare anche il taglio delle indennità, che come ricorda Domenico Di Lisa: "sei mila molisani non possono essere offesi nel vedere un’importante proposta di legge ferma in prima commissione dallo scorso mese di gennaio, a questo si aggiunge che l’opposizione è praticamente inesistente."

Dall'altra parte della barricata il presidente della prima commissione Francesco Totaro (Pd), ci tiene a precisare che: "Apprendo che il Comitato degli Indignati del Molise ha sostenuto che la proposta di legge n. 52 per la riduzione delle indennità dei Consiglieri regionali è stata ‘trascurata’ dagli organi competenti, venendo meno alle norme ed ai dettati che regolano la discussione di una iniziativa di carattere legislativo. Tornando ancora una volta sul tema, risulta necessario fornire alcune precisazioni. In Commissione si è lavorato e si continua a lavorare sul testo, attraverso le consuete audizioni, come quella che ha riguardato anche i membri del Comitato promotore.

La Commissione, poi, come detto in altre circostanze,  ha chiesto un parere di indirizzo al Consiglio Regionale, passaggio questo che ha comportato ad un rallentamento della procedura. Ad oggi risulta superato quel momento di discussione in aula, in cui il Consiglio, con proprio deliberato, ha indicato alla Commissione di predisporre una proposta di legge regionale in materia che recepisca gli orientamenti assunti a livello centrale, demandando alla stessa Commissione un’unica procedura istruttoria tra i testi di legge  esistenti, così da concentrare l’attività istruttoria in una sola sessione di lavoro.
Seguendo  questo indirizzo, la Commissione ha nominato due Commissari, Nunzia Lattanzio e Salvatore Micone proprio per interfacciarsi con esponenti della Commissione Costituzionale. Ad ogni modo, qualora dovessero intervenire ulteriori rallentamenti, chiederò il parere alla Prima Commissione sulla Proposta di Legge n.52 così da poterla iscrivere all’Ordine del Giorno del  Consiglio Regionale per la discussione e la votazione finale.
"

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