Campobasso - Nello scorso mese di luglio, erano stati arrestati dai Carabinieri del comando provinciale di Campobasso mentre li avevano sorpresi appena prima di entrare in azione a Matrice, dove il loro intento era quello di mettere a segno una rapina presso il locale ufficio postale. Nella giornata di ieri i due rapinatori originari della provincia di Benevento sono stati nuovamente arrestati per merito dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia de L’Aquila, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, su disposizione dell’Ufficio Gip del Tribunale Ordinario di Chieti. I due, 59 e 67 anni, sono considerati responsabili della commissione di alcune rapine a mano armata commesse nelle province de L’Aquila, Chieti e Campobasso.
Secondo gli inquirenti i due avevano colpito rapinando gli uffici Poste Italiane dei Comuni di Guardiagrele (Ch), Poggio Picenze (Aq) Civita D’Antino Alto (Aq), Castelvecchio Calvisio (Aq) e Matrice (Cb), dove però il colpo fu sventato all'ultimo istante. Fra le accuse che vengono contestate loro, c'è anche quella di aver rubato delle auto di proprietà di alcuni cittadini in alcuni comuni abruzzesi e molisani, con le quali mettevano a segno i loro colpi.
Secondo la ricostruzione fatta dai militari dell'Arma i due agivano nei giorni di riscossione pensione, quando gli Uffici postali avevano una notevole disponibilità di contanti. Utilizzavano passamontagna e tute mimetiche, oltre ad un fucile da caccia a canne mozze e due pistole semiautomatiche, in realtà repliche di quelle autentiche. Dopo aver minacciavano gli addetti agli sportelli puntandogli le armi contro e facendosi consegnare il denaro, i due fuggivano a bordo delle auto in precedenza rubate che poi venivano incendiate in luoghi di campagna
Il bottino complessivo del denaro provento delle varie rapine è stato stimato in oltre 100mila euro. I due rapinatori sono stati rinchiusi nella presso la Casa Circondariale di Benevento.