Campobasso - Esprimo apprezzamento sia per le parole che l'arcivescovo Bregantini ha pronunciato nuovamente a favore di questa battaglia (che è innanzitutto sociale e culturale e non solo economica), che per il segnale di apertura sul tema lanciato dall'assessore regionale allo Sviluppo.
Massimiliano Scarabeo ha infatti annunciato una ridefinizione delle regole sulle aperture domenicali dei negozi, proprio ciò che la Federcarni - Confcommercio chiede a gran voce ormai da molti anni. Forse la visita di Papa Francesco in Molise ha contribuito a questo cambio di marcia su un tema per troppo tempo tabù.
La necessità di guardare all'uomo come una persona che non può vivere di solo lavoro, ma che ha il dovere e il diritto si stare con la famiglia e di non sottrarre tempo agli effetti, rappresenta un concetto universale e non semplicemente religioso. La domenica è sacra non solo per chi crede, è sacra perché consente all'uomo di ritrovare la sua dimensione umana e la sua libertà e di non trasformarsi in una macchina che obbedisce esclusivamente a regole di mercato.
Poi, che la politica delle aperture a oltranza abbia portato anche ad un impoverimento di carattere economico, visto che la piccola e media impresa locale si è ritrovata a competere a fatica con grossi gruppi che hanno imposto regole che poco si adattano alla nostra storia e alla nostro modo di vivere, è un incontrovertibile dato di fatto ed è sotto gli occhi di tutti.
Da oltre un decennio, Federcarni è in prima linea per sostenere un modello differente, che sia promotore di un benessere reale e duraturo sul territorio, attraverso uno sviluppo a portata d'uomo e non figlio della legge del più forte. Speriamo non manchino il coraggio e la lungimiranza, adesso, per rimettere le cose a posto e per ridare speranza al futuro di un Molise svuotato da strategie politiche ed economiche fallimentari.
Michele Natilli Presidente Federcarni – Confcommercio