Campobasso - Resta ancora senza una soluzione la vertenza che riguarda i precari della Protezione Civile vincitori del Concorso, ma che da 8 mesi restano purtroppo senza lavoro; anche il vertice che si è tenuto ieri mattina in Regione non ha portato a nessun risultato concreto.
Dal canto loro i precari non sono rimasti in silenzio di fronte all'ennesimo rinvio e in una nota stampa rimarcano tutta la loro insoddisfazione e amarezza, e attaccando frontalmente il consigliere regionale con la delega alla Protezione Civile e alla ricostruzione post-sisma Salvatore Ciocca.
“Ci lascia sbigottiti l’arroganza di chi ha deciso che i lavoratori della Protezione Civile non meritano rispetto e considerazione. Esiste un verbale di intesa firmato a febbraio scorso in Prefettura dal vice Presidente della Regione Molise, dalla deputazione parlamentare e dalle Organizzazioni Sindacali, che prevedeva che tutti e 200 i lavoratori vincitori di concorso dovessero avere garantita una continuità di lavoro e reddito per tre anni, incredibilmente sconfessato dagli stessi che quel verbale lo avevano sottoscritto e sbandierato alla stampa. Il tempo per agire c’era e anche in abbondanza, ma non e’ stato sfruttato da chi doveva trovare soluzioni".
Per quanto riguarda il consigliere Ciocca il comitato dei precari afferma che: "Parliamo di un consigliere regionale che gioca a fare il pubblico ministero, e che in futuro sarà ricordato per aver raggiunto un traguardo da guinnes dei primati: lo smantellamento in tempi record del sistema di Protezione Civile del Molise e la macelleria sociale compiuta ai danni di centinaia di famiglie. Evidentemente l’unico interesse di Ciocca è conservare la poltrona che gli frutta 11 mila euro al mese e gli permette di condurre una vita di lusso, in barba alla crisi sociale devastante che attanaglia il Molise e ruba il sonno alla stragrande maggioranza dei citradini molisani. Se queste persone pensano che siamo rassegnati si sbagliano di grosso. Non gli daremo certo questa soddisfazione. Se la nostra vertenza non dovesse trovare una soluzione in tempi celeri andremo in tutte le sedi possibili pur di difendere i nostri diritti e tutelare la nostra dignita’ barbaramente tradita".