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Ancora truffe agli anziani, nei guai un 30enne

Denunciato dai Carabinieri di Campobasso

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Campobsso - L'estate sta finendo, ma gli episodi di raggiro ai danni degli anziani, continuano come se niente fosse, e quello di oggi è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo. Protagonista un uomo di 30 anni di origine campana, che con il classico metodo del finto dipendente Enel, o del gas, bussava alla porta di casa persone anziane per convincerle a farsi dare denaro.

Il trentenne per la verità è l'autore certificato di due episodi accaduti a Campobasso; nel primo ha fatto credere ad un anziano di 68 anni, di essere l'avvocato del genero che si si trovava in stato di fermo in una caserma del Nord Italia per aver causato un incidente stradale, e che per il suo rilascio era necessario sborsare 2.000 Euro come risarcimento per la controparte. Nel secondo caso, si era presentato a casa di una donna di 78 anni sostenendo di essere un tecnico del gas incaricato di effettuare dei controlli dovuti allo scoppio di una tubatura del gas, c'era stata una contaminazione dell'acqua; successivamente ha convinto l'anziana donna a farsi consegnare il contante e gli oggetti d'oro in suo possesso per metterli al sicuro, ma una volta preso il malloppo il malvivente si è frettolosamente dato alla fuga.

L'uomo però è stato scoperto dai Carabinieri e denunciato in stato di libertà, con l'accusa di truffa, e nei suoi confronti è stata richiesta l'emissione del foglio di via obbligatorio. 

L'arma dei Carabinieri continua a ricordare ai cittadini come: “In caso di visite non programmate o non attese è bene non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, anche se questi dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In quest’ultimo caso è sempre bene verificare con una telefonata da quale ente siano stati mandati e in caso di mancate spiegazioni, bisogna non aprire mai la porta".

I carabinieri di Campobasso ricordano inoltre come la maggior parte delle volte le truffe inizino dalla strada, dove i malviventi con le più svariate scuse intercettano le loro vittime. Ecco perché anche in strada bisogna sempre diffidare da chi non si conosce nonostante si venga chiamati per nome e cognome è buona norma non fermarsi per dare ascolto a chi offre facili guadagni, a chi chiede di poter controllare soldi o, magari del denaro che serve per familiari in difficoltà.

 

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