Campobasso - Un cittadino di nazionalità marocchina di 34 anni è stato tratto in arresto la notte scorsa dalla Polizia di Stato di Campobasso. Contro di lui si era già pronunciato il Tribunale di Massa, che gli aveva inflitto una condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per reati connessi allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

L'uomo si è anche scoperto far parte del progetto "Aforil" riservato agli immigrati lavoratori in agricoltura, con associazioni e aziende agricole del basso Molise, che effettuano un periodo di formazaione in Marocco e un mese di lavoro a tempo determinato in imprese agricole.  

Una volta eseguiti gli acceramenti di rito, con la colaborazione dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Campobasso, si è arrivati alla scoperta che il 34enne aveva già subito due condanne per droga, ma era riuscito ad evitare il carcere riparando nel suo paese d'origine, da cui però era tornato lo scorso 2 agosto, esibendo un regolare passaporto con generalità diverse da quelle per cui era stato condannato. Questa volta però gli è andata male, e gli uomini della Questura lo hanno denunciato per false attestazioni a Pubblico Ufficiale, e rinchiuso nel Carcere di Campobasso dove resterà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.