Campobasso - Conferenza stampa questa mattina in Regione per gli esponenti del centrodestra Michele Iorio, Angela Fusco Perrella, Giuseppe Sabusco e Nicola Cavaliere, che hanno spiegato i motivi per i quali chiederanno la convocazione di una seduta monotemaica sulla questione della sanità in Molise, ma soprattutto per appellarsi al presidente Paolo Frattura, invitato ad impugnare il decreto Balduzzi che, secondo i consiglieri di opposizione, andrebbe a ridisegnare drasticamente l'offerta sanitaria in Regione con una sola struttura ospedaliera (Il Cardarelli di Campobasso), di primo livello, riducendo di molto i servizi degli ospedali di Isernia e Termoli, con la soppressione di alcuni reparti.
Nel suo intervento l'ex governatore ha affermato che: "L’unica soluzione per difendere il diritto alla salute dei molisani, è quella di impugnare il decreto o convincere il presidente Frattura a non firmare.
“Credo, che i molisani hanno il diritto di sapere cosa accadrà dopo che sarà firmato il decreto dal presidente del Consiglio dei Ministri di attuazione del decreto Balduzzi, che nel Molise vieta la realizzazione di strutture per le emergenze che possano garantire la salute dei cittadini, se non con accordi ipotetici fatti con le regioni limitrofe. Si tratta – ha chiosato l’ex governatore – di una ridefinizione della sanità di uno Stato che non riconosce i diritti costituzionali. In quanto Regione autonoma, abbiamo il diritto di avere servizi minimi, che garantiscano la salute dei cittadini e non appellarci al buon cuore delle regioni vicine in caso di urgenze. Questa è una situazione molto grave per il Molise perché questo significa che dovremo lasciare un solo ospedale di primo livello a Campobasso, mentre tutto il resto sarà poca cosa.
Frattura, ha sbagliato a dare l’assenso. Oggi dovrà rivedere la sua posizione in Consiglio regionale e, se ne avrà il coraggio, impugnare questo provvedimento. Se non lo farà lo faremo noi, in qualità di cittadini. Bisogna capire che questa non è una battaglia politica di Iorio contro Frattura, ma una lotta per i diritti sacrosanti dei cittadini. La sanità molisana - ha poi concluso Iorgio - ha sì bisogno di ridurre i costi, ma deve garantire la gestione delle emergenze. Inoltre è necessario riorganizzare gli ospedali e gestire i posti letto: riconvertire i nosocomi di Larino e Venafro e considerare la peculiarità delle aree montane di Agnone."