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Confronto Di Pietro Frattura a Campobasso

Si è tenuto ieri all'Hotel Rinascimento

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Campobasso - Si è tenuto ieri pomeriggio presso l'Hotel Rinascimento di Campobasso, l'incontro pubblico denominato Molise 2015, l’anno del rilancio. Idee a confronto, tra il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e Antonio Di Pietro leader dell'Italia dei Valori ed ex ministro delle Infrastrutture.

Gremita la sala, oltre ai big della poltica locale, anche molti cittadini attratti da quello che in un certo senso poteva essere considerato anche un chiarimento all'interno della coalizione di centrosinistra che governa in regione, e in molti altri comuni da Campobasso a Termoli fino ad Isernia.

Il governatore ha sottolineato come: "La politica che abbiamo portato avanti in questo anno e mezzo parla con i numeri. Il Molise riparte. Abbiamo promesso di chiedere meno tasse entro 5 anni. Le somme quindi si tirano nel 2018 e sono convinto che arriveremo a un Molise diverso. Col senatore Ruta abbiamo ridefinito il programma elettorale, sia a livello regionale che parlamentare. Sono convinto che con Di Pietro condivideremo i temi del programma del centrosinistra. Abbiamo ribadito l’alleanza per la legislatura, con gli obiettivi da raggiungere nei cinque anni, ma voglio sottolineare come non ci sia stata un’intesa tra due sole persone, bensì tra tutto il centrosinistra. Il 2015 dovrà essere l’anno dello sviluppo e della crescita, perché abbiamo risistemato i bilanci regionali e, ora, potremo passare alla fase dell’investimento. Potremo contare anche sui fondi europei 2014-2020, slittati di un anno perché c’è da sottoscrivere ancora l’accordo di partenariato. Dall’anno prossimo, quindi, punteremo anche alle risorse comunitarie."

Come sempre animato Antonio Di Pietro che non ha mancato di far sentire la propria voce ed ha dichiarato: "La ricetta per salvare il Molise? Ci vuole impegno e collaborazione. Basta litigare, perché i cittadini sono stanchi di vedere discutere, dalla mattina alla sera, coloro che stanno nelle istituzioni. I cittadini vogliono il Molise, ma non solo. Occorre lavorare sulle infrastrutture, su un fisco equo, per dare lavoro ai giovani e, dunque, per dare la possibilità agli imprenditori di assumere. In Molise, inoltre, ci sono troppi sprechi, al pari di una non sufficiente assegnazioni di risorse, che tra le altre cose, spesso, non sono nemmeno utilizzate".  Poi una considerazione sull'autostrada, opera da sempre sostenuta dall'ex magistrato: "chiamatela come volete, ma fate in modo che il collegamento tra Adriatico e Tirreno passi per il Molise. Da Ministro mi sono battuto, impegnando anche fondi per una strada di fondamentale importanza. Collegare, attraverso il Molise, l’Adriatico col Tirreno sarebbe una grande conquista economica, sociale e commerciale. Non facciamoci rubare il progetto, sbrighiamoci, prima che questo collegamento venga realizzato un po’ più su, ad Ancona, o un più a Sud, a Bari."

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