Campobasso - Il provvedimento del governo Renzi, che blocca gli stipendi dei dipendenti pubblici, oltre a creare polemiche politiche in Parlamento, ha messo in allarme i sindacati e tutti coloro che in qualche modo hanno a che fare con la pubblica amministrazione.
Tra questi ci sono anche gli apartenenti alle Forze dell'Ordine che, per la prima volta nella storia si apprestano a mettere in atto uno sciopero. I sindacati della Polizia, Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp, Consap e Uil Polizia, hanno annunciato, per la provincia di Campobasso lo stato di agitazione, e in una nota hanno ridabato come: "Garantiti soltanto i servizi essenziali a tutela del cittadino ed in generale dell’ordine e della sicurezza pubblica ma non la reperibilità , gli orari di servizio diversi da quelli canonici ed ogni altra forma di programmazione delle attività lavorative non contemplate dalle norme contrattuali. Le ripercussioni sui servizi disposti in occasioni delle manifestazioni folcloristiche o sportive evidenzieranno una chiara e forte presa di posizione degli uomini e delle donne della polizia di stato ormai stufi di sopportare un disagio in termini economici e di risorse non più sostenibile. Gli 80 euro di Renzi non sono mai giunti sulle buste paga dei poliziotti che si sono invece visti sottrarre indennità e scatti retributivi costituzionalmente garantiti ma incomprensibilmente defraudati per via del noto tetto salariale vigente da oltre 4 anni. Non vogliamo aumenti di stipendio, che pure sarebbero auspicabili in ragione dell’abbattimento del potere d’acquisto, ma almeno la retribuzione ordinaria con le relative indennità già normativamente previste e la cui mancata concessione ha comportato un danno economico medio, nel quadriennio 2010 -2014, di qualche migliaia di euro pro-capite. Le forze dell’ordine meritano maggiore attenzione e considerazione altrimenti la protesta continuerà sulla scorta delle indicazioni provenienti dalle segreterie nazionali".

